Dal 31 ottobre al 12 novembre, i leader mondiali si sono riuniti a Glasgow, nel Regno Unito, per la COP26, la conferenza globale sui cambiamenti climatici. Il vertice è stato uno spazio per discutere e presentare azioni volte in particolar modo a proteggere e a ripristinare le foreste e gli ecosistemi critici e a difendere la transizione verso un’agricoltura sostenibile, resiliente e rispettosa della natura.
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, a nome dell’Unione europea, ha detto che l’Europa deve essere un modello di riferimento nella lotta globale contro i cambiamenti climatici e ha dichiarato:
“Le foreste sono i polmoni verdi del pianeta: dobbiamo proteggerli e ripristinarli. Sono lieta di annunciare l’impegno di un miliardo di euro per proteggere le foreste nel mondo, un segnale chiaro dell’impegno unionale a guidare il cambiamento globale per proteggere il nostro pianeta, in linea con le ambizioni del Green Deal dell’UE .”
Le misure annunciate dalla Presidente von der Leyen saranno finanziate dal bilancio dell’UE e sosterranno i paesi partner a proteggere, ripristinare e gestire in modo sostenibile le foreste in tutto il mondo e ad attuare l’accordo di Parigi.
Nel documento finale della conferenza, frutto di una lunga trattativa mediata anche dal Vicepresidente della Commissione europea con delega al Green Deal Frans Timmermans, sono contenuti:
- l’impegno a contenere, entro la metà del secolo, l’aumento delle temperatura globale al di sotto di 1,5°;
- l’impegno a ridurre del 45% delle emissioni a livello globale entro il 2030;
- l’accordo Global Methane Pledge, firmato da 105 paesi e promosso da USA e UE, che obbliga di tagliare le emissioni di gas metano del 30% entro il 2030;
- l’accordo Glasgow Leaders’ Declaration on Forest and Land Use che stabilisce l’impegno da parte di 114 paesi, fra i quali Russia, Cina, Indonesia e Brasile, ad arrestare e invertire la perdita di foreste e il degrado del suolo entro il 2030;
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