Dopo molti decenni in cui la pace è stata l’architrave della costruzione del progetto di unificazione europea, i venti di guerra hanno ripreso a spirare in Europa orientale e la cittadinanza europea si è scoperta rinvigorita dai suoi ideali di pace e solidarietà.
Dallo scorso 24 febbraio 2022, giorno in cui la Russia ha iniziato un’azione militare invadendo l’Ucraina, Stato sovrano e indipendente, la reazione della comunità internazionale e nello specifico delle Istituzione europee è stata severa e decisa nel condannare gli avvenimenti e l’inizio di una guerra nel cuore dell’Europa.
Sin dai primi momenti, l’UE si è mostrata compatta nel condannare l’invasione ai danni dell’Ucraina. La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha assunto posizioni aspramente critiche nei confronti dell’attacco russo, sottolineando che l’UE è disposta persino a subire il contraccolpo delle sanzioni alla Russia, pur di rispettare i suoi ideali di pace e amicizia fra i popoli. La Commissione ha infatti adottato un ingente pacchetto di sanzioni economiche nei confronti sia di cittadini russi, sia di aziende e banche, come nel caso del divieto di volo su tutto il territorio dell’UE per le compagnie aeree russe e dell’esclusione di alcune grandi banche russe dal sistema internazionale di pagamenti SWIFT.
La Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha foraggiato le azioni intraprese dalla Commissione, annunciando che quanto che l’Unione europea in questi giorni è impegnata per un nuovo “whatever it takes” per tutelare la pace e il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.
Anche il Consiglio europeo, per voce del Presidente Charles Michel, ha chiesto al Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, l’immediato cessate il fuoco e il rispetto del diritto internazionale. Gli Stati membri dell’UE, sin da subito solidali con l’Ucraina, hanno in più adottato ulteriori provvedimenti per sostenere il Governo e la popolazione ucraina con aiuti economici, medici, umanitari ed anche militari.
Il Parlamento europeo, riunitosi il 1 marzo a Strasburgo per una sessione plenaria straordinaria, dopo aver ascoltato l’intervento del Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyj, si è espresso sulla guerra in corso confermando la dura condanna dell’aggressione militare illegale della Federazione Russa nei confronti dell’Ucraina e il richiamo al cessate il fuoco. Gli eurodeputati, approvando una risoluzione, chiedono:
- progressi verso la concessione all’Ucraina dello status di paese candidato all’UE;
- ulteriori sanzioni mirate a indebolire l’economia e l’industria russa
- limitazioni alle importazioni di merci dalla Russia, tra cui petrolio e gas;
- una fornitura rapida di armi difensive all’Ucraina;
- l’esclusione dal sistema di pagamenti SWIFT della Bielorussia, oltre che della Russia;
L’attenzione delle Istituzioni europee e degli Stati membri verso la guerra in corso è altissima e c’è l’impegno unanime a seguire l’evoluzione della situazione per la ricerca di una rapida de-escalation del conflitto, che già ha provocato migliaia di vittime militari e civili, sfollati e portato oltre 1 milione di cittadini ucraini a scappare dal proprio Paese per cercare rifugio in Paesi europei.
EUROPE DIRECT Taranto si associa all’appello delle Istituzioni europee per riportare la pace in Europa e, per contrastare la diffusione di informazioni false sulla guerra in corso, consiglia di consultare fonti ufficiali e verificate: Rappresentanza in Italia dell CE – Contrasto fake news / euVSdisinfo.eu