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SOTEU 2022, l’UE del futuro fra formazione continua e solidarietà generazionale

Un’Europa solidale, fortemente ancorata ai principi democratici e che punta sul capitale umano per affrontare le sfide di domani. È questa l’Unione europea che emerge dalle parole di Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, che lo scorso 14 settembre ha pronunciato il suo terzo Discorso sullo stato dell’Unione.

Davanti ai membri del Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo, la Presidente von der Leyen ha parlato per circa un’ora, illustrando situazioni affrontate nell’ultimo anno e proposte per il 2023. Tra i punti salienti toccati, c’è la proposta di attribuire un ruolo preminente alla formazione, per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, proclamando il 2023 “Anno europeo delle competenze e della formazione continua”.

Non è mancato un fondamentale passaggio sull’importanza del capitale umano come risorsa collettiva e per le imprese, da formare investendo sullo sviluppo delle competenze. In questo periodo di grande crisi, Ursula von der Leyen ha ricordato che la Commissione sta lavorando per presentare un pacchetto di aiuti per le PMI che includerà anche una proposta riguardante un corpus unico di norme fiscali per agevolare l’attività imprenditoriale in Europa.

Parlando di futuro, alla luce della crisi energetica in corso, la Presidente non ha potuto fare a meno di menzionare l’innovativo paccheto di misure REPoweEU e la necessità di una riforma organica del mercato energetico europeo, per sostenere cittadini e imprese e ha proposto un massimale per le entrate delle imprese che producono energia a basso costo che stanno realizzando profitti inaspettati.

In considerazione della guerra in Ucraina, durante il suo intervento la Presidente ha evidenziato come sia importante riuscire a portare l’Ucraina all’interno del mercato unico che, ad oggi, resta una delle più grandi realizzazioni della storia europea. Si tratterebbe di un’azione concreta che dimostrerebbe la capacità paneuropea di difendere la democrazia dalle apparenti instabilità interne e ingerenze esterne. Rispetto invece alle sanzioni europee nei confronti della Russia, von der Leyen ha rimarcato la linea della fermezza, invocando un più rapido cambio di rotta sugli approvvigionamenti. Ciò permetterebbe di raggiungere in tempi più stretti l’indipendenza energetica dalla Russia e accelerare la transizione ecologica.

Il Green Deal e la sostenibilità come cardine dell’azione dell’UE sono temi strettamente legati al principio di solidarietà tra generazioni che Ursula von der Leyen ha proposto di inserire all’interno dei trattati UE, per rinnovare la “promessa europea” e migliorare i processi decisionali. Proprio questo passaggio risulterebbe un punto fermo e un risultato chiave nel patto intergenerazionale formalizzato nel 2022 con il lancio dell’Anno europeo dei giovani e del più grande piano di ripresa e resilienza mai lanciato in Europa: il Next Generation EU.

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