Dal 6 al 18 novembre si terrà in Egitto, a Sharm El-Sheikc, la 27ª edizione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
La COP27 riunirà i governi di tutto il mondo che, insieme con rappresentanti delle imprese, delle autorità locali e della società civile, discuteranno e si confronteranno sulle nuove azioni coordinate finalizzate ad affrontare il cambiamento climatico e i suoi effetti.
In Egitto, ai negoziati sul clima della COP27, sarà presente anche l’Unione europea che lavorerà per ulteriori azioni da porre in essere nei prossimi dieci anni, anche attraverso l’adozione di un Mitigation Work Programme che possa superare l’attuale sistema dei sussidi ai combustibili fossili. Inoltre, le Istituzioni europee si prefiggono come obiettivo del meeting internazionale la riduzione graduale del carbone e delle emissioni di metano, nonché l’allineamento con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.
L’UE si sta già impegnando in tal senso con la sua attività legislativa ed è pronta ad aumentare ulteriormente il suo contributo per la lotta contro il cambiamento climatico. In qualità di maggior contributore mondiale di finanziamenti per il clima, l’Unione europea e i suoi Stati membri sono già responsabili di una quota importante degli sforzi globali per affrontare la crisi climatica. La sola Europa, infatti, ha già investito ben 27 miliardi di dollari.
Come ha ricordato la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: «Dobbiamo lavorare incessantemente per adattarci al nostro clima, rendendo la natura il nostro primo alleato. Questo è il motivo per cui la nostra Unione spingerà per un ambizioso accordo globale per la natura alla conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità a Montreal entro la fine dell’anno. E faremo lo stesso alla COP27 a Sharm el-Sheikh».
Grazie al Green Deal europeo, l’Europa è sulla buona strada per diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. A conferma di questo c’è il nuovo piano REPowerEU, nato a seguito delle difficoltà negli approvvigionamenti energetici scaturite dalla guerra in Ucraina, che si aggiunge alle ingenti risorse europee del Next Generation EU.
È possibile consultare a questo link tutti gli eventi collaterali alla COP27.