Nel suo Discorso sullo Stato dell’Unione 2025, la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha tracciato un quadro netto lanciando un appello all’unità tra Stati membri e istituzioni: l’Europa è chiamata a lottare per difendere la propria indipendenza, i propri valori e la propria capacità di decidere il proprio destino in un mondo segnato da guerre, crisi e rivalità geopolitiche. Al centro del discorso, tre grandi direttrici: la difesa e la sicurezza, l’indipendenza economica e tecnologica, e la protezione delle democrazie europee.
Il nostro centro Europe Direct Taranto organizza un evento-dibattito nella stessa giornata presso il Dipartimento Jonico per discutere insieme ai cittadini i temi principali emersi dal Discorso sullo Stato dell’Unione 2025 e riflettere sul futuro dell’Unione.
La Presidente ha ribadito il sostegno incrollabile all’Ucraina, annunciando nuove sanzioni contro la Russia, il lancio di un programma per rafforzare le capacità militari di Kyiv e la creazione di un’Alleanza per i droni, finanziata con sei miliardi di euro.
“La libertà dell’Ucraina è la libertà dell’Europa”, ha ribadito, insistendo sulla necessità di trovare un meccanismo per utilizzare i beni russi bloccati a sostegno dello sforzo bellico ucraino e la redazione del piano “Prontezza 2030” per mobilitare fino a 800 miliardi di euro in investimenti per la difesa europea.
Von der Leyen ha assunto una posizione dura sulla crisi a Gaza, condannando con fermezza l’uso della carestia come arma di guerra, e ha proposto misure concrete, tra cui sanzioni ai ministri israeliani estremisti e un nuovo fondo internazionale per la ricostruzione della Striscia. Ha ribadito il sostegno europeo alla soluzione dei due Stati come unico percorso realistico per una pace duratura.
Sul fronte interno, l’accento è stato posto sulla competitività europea. Oltre al rafforzamento del programma Horizon, la Commissione propone un Fondo per la competitività e nuove misure per alleggerire la burocrazia a carico delle imprese. Particolare attenzione è stata data alle tecnologie digitali e pulite, dall’intelligenza artificiale alle batterie, con l’obiettivo di mantenere in Europa la produzione strategica. “Dobbiamo essere più rapidi, più intelligenti, più europei”, ha dichiarato.
Il Green Deal resta al centro: “Siamo sulla buona strada per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030, ma dobbiamo mantenere la rotta”, ha sottolineato, annunciando anche un nuovo strumento commerciale a difesa dell’acciaio europeo e misure per garantire una transizione giusta.
Von der Leyen ha affrontato anche il tema della povertà e del caro vita, proponendo un piano europeo per l’eradicazione della povertà entro il 2050, una garanzia per l’infanzia e il primo piano europeo per alloggi a prezzi accessibili. Sul settore automobilistico ha chiesto all’industria di sviluppare una “e-car” europea: economica, ecologica e accessibile.
Un passaggio centrale è stato dedicato alla difesa della democrazia: la Presidente ha annunciato un nuovo Centro europeo per la resilienza democratica e un Programma per la resilienza dei media, per proteggere la libertà di stampa e contrastare la disinformazione. Ha anche aperto alla possibilità di regolamentare l’uso dei social media per i minori, prendendo esempio dalle prime esperienze in Australia.
Infine, von der Leyen ha insistito sulla necessità di una gestione equa ma rigorosa della migrazione, con un rafforzamento del patto europeo e un nuovo regime sanzionatorio contro trafficanti e scafisti.
Il discorso si è chiuso con un richiamo forte alla storia europea: “L’Europa ha sempre dovuto lottare per la propria libertà. Oggi dobbiamo fare lo stesso, insieme, per garantire la nostra indipendenza.”
Leggi qui il discorso integrale
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